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Scritto da admin,
giovedì 26 giugno 2008 00:00:00

da www.ilsole24ore.com

6 luglio 2007

Jazz in Costiera Amalfitana con Roy Hargove, Randy Weston e Joe Zawinul

di Francesco Prisco

Quattro serate di grande jazz, a cavallo tra tradizione e sperimentalismo spinto, nell'incantevole cornice della Costiera Amalfitana. E' la ricetta che propone anche quest'anno "Jazz on the Coast", rassegna dedicata alla musica classica nera giunta alla tredicesima edizione e accolta con entusiasmo da aficionados pronti a riversarsi sul lungomare di Minori.

Si parte sabato 21 luglio con Roy Hargrove, probabilmente l'ultimo genio afroamericano della tromba, accompagnato da un quintetto composto da Justin Robinson (alto sax), Gerald Clayton (piano), Danton Boller (basso) e Montez Coleman (batteria).

Classe '69, nativo del Texas e scoperto da un nome importante come Wynton Marsalis quando frequentava ancora le scuole superiori, Hargrove ha all'attivo 12 album come leader e 3 con il progetto RH Factor.

Riesce a fondere atmosfere mainstream e sperimentalismi fusion come pochi altri e nel curriculumvanta collaborazioni con mostri sacri come Herbie Hancock e Sonny Rollins. L'esibizione di Minori offrirà un'interessante retrospettiva della sua produzione musicale. Mercoledì 25 luglio andrà di scena il World Saxophone Quartet - alias David Murray, Oliver Lake, Hamiet Bluiett e Tony Kofi - alle prese con il "Political Blues Project". Con i quattro sassofonisti saliranno sul palco il bassista Jamalaadeen Tacuma, il batterista Lee Pearson ed il chitarrista Herve Sambe.L'ensemble suona insieme dal 1977 ed è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del jazz d'avanguardia, con la sua insolita capacità di mescolare funk e ritmiche africane in un groove a dir poco trascinante. Molteplici i capisaldi della loro discografia, tra cui "Steppin' with the World Saxophone Quortet" (1979), "Plays Duke Ellington" (1986) e "Four Now" (1996), fino ad arrivare appunto all'ultimo "Political Blues", risalente soltanto all'anno scorso. Venerdì 27 luglio Minori ospiterà il tour che celebra l'ottantesimo compleanno del virtuoso del piano Randy Weston, accompagnato da Randy Blake al basso e Neil Clarke alla batteria. Per cercarne i primi successi bisogna andare indietro fino alla metà degli anni Cinquanta, quando fu nominato nuova stella delpanismo jazz dai critici di "Down Beat". Profondamente influenzato dallo stile dell'immenso Duke Ellington e dal bopper Thelonius Monk, Weston ha suonato con il padre del Be-bop Dizzie Gillespie e con il profeta del Free jazz Pharoah Sanders. C'è da scommettere che a Minori risuoneranno le note di capolavori come "Randy Weston solo, duo, trio with Art Blakey" (1955) o "Uhuru Africa" (1960), ma anche le composizioni dell'ultimo "Zep Tepi" (2006).

Dopo tre esibizioni di artisti afroamericani, la rassegna della Costiera Amalfitana punta su uno dei più grandi jazzisti bianchi di tutti i tempi, Joe Zawinul, che riporta a Minori il suo Syndacate dopo il successo dell'esibizione che tenne alla fine degli anni Novanta. La formazione con la quale si esibirà è comunque profondamente cambiata rispetto a quella di allora: alla chitarra c'è Alegre Correa, al basso Linley Marthe, alla batteria Paco Sery, alle percussioni Jorge Bezerra.

A Sabine Kabongo e Aziz Samoui toccheranno in ultimo le parti cantate. Un altro excursus nella magmatica quanto impareggiabile carriera del tastierista di origine austriaca che affiancò Miles Davis nella rivoluzione elettrica di "In a silent way" (1969) e "Bitches brew" (1979), fondò con il sassofonista Wayne Shorter i leggendari Weather Report (lanciando, tra le altre cose, una leggenda chiamata Jaco Pastorius) prima di esplorare ogni direzione musicale possibile con il marchio The Joe Zawinul Syndacate. La sua esibizione sicuramente terrà conto dei lavori solisti "Mauthausen" (2000) e "Faces and places" (2002) con qualche puntata nelle avventure degli anni Ottanta e Novanta del Syndacate. La chiusura della manifestazione, venerdì 3 agosto, sarà affidata ad un altro nome europeo: il sassofonista e vocalist britannico ma di origini italiane Ray Gelato. L'esibizione sarà incentrata su un particolarissimo "Tributo a Renato Carosone", cuiprenderanno parte Danny Marsden (tromba), Gunther Kuermayr (piano), Alex Garnett (sax), Andy Rogers (trombone), Mike Janish (basso) ed Elliott Henshaw (batteria).

Ultimo aggiornamento giovedì 22 luglio 2010 17:26:00

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